martedì 4 novembre 2014


“CINEMATICO CORRIDOIO CLUb"
NUOVO APPUNTAMENTO SETTIMANALE. A PARTIRE DAl 5 NOVEMBRE OGNI mercoledi:

SOME LIKE IT HOT 
"a qualcuno piace caldo" 


« – Aspetta da molto?
– Non importa quanto si aspetta, ma chi si aspetta. »
(Zucchero e Joe/Junior)

A qualcuno piace caldo è un film del 1959 diretto da Billy Wilder, è considerato uno dei più grandi film comici della storia del cinema. 
Il film con protagonisti Marilyn MonroeTony Curtis e Jack Lemmon, uscì il 29 marzo 1959 negli Stati Uniti e il 16 settembre dello stesso anno in Italia.
Il film vinse, tra l'altro, un Oscar e tre Golden Globe, tra cui quello per il miglior attore in un film commedia o musicale a Jack Lemmon, che per la sua interpretazione ricevette anche un Premio BAFTA
 il copione fu scritto da Wilder in collaborazione con I. A. L. Diamond, adattando la storia originale di Robert ThoerenMichael Logan. Poiché una precedente versione del soggetto, che non conteneva la storia di gangster, era stata scritta da Logan per un film tedesco (Fanfaren der Liebe di Kurt Hoffmann1951), infatti A qualcuno piace caldoviene alcune volte considerato un remakeInizialmente intitolato Not Tonight, Josephine (Non stanotte, Josephine), A qualcuno piace caldo fu girato interamente in bianco e nero. Billy Wilder rinunciò all'idea di girarlo a colori, anche se l'avrebbe preferito, perché all'epoca la tecnica non era ancora stata messa a punto come lui desiderava. Il fatto che avesse rinunciato perché il pesante trucco utilizzato da Lemmon e Curtis per assumere sembianze femminili avrebbe dato ai loro volti sullo schermo una tonalità verdastra fu una risposta sbrigativa che Wilder diede a Marilyn, che sosteneva che la sua fotografia sarebbe venuta meglio a colori. Il titolo derivò da una suggestione che ebbe Wilder ispirandosi al titolo di un film con Bob Hope del 1939. Successivamente per giustificare questa scelta inserì nella sceneggiatura il dialogo tra Tony Curtis e Marilyn Monroe sulla spiaggia. Un'ulteriore ipotesi è che il titolo del film derivi dalla corrente musicale Hot Jazz e che quindi l'aggettivo Hot si riferisca al genere musicale allora in voga. Il film riprese un fatto di cronaca realmente avvenuto (la strage di San Valentino) e lo rielaborò secondo i canoni della farsa americana, con equivoci, travestimenti e gag memorabili. Diversi sono i riferimenti ad altre opere e a eventi reali: tra i gangster in particolare, il soprannome "Piccolo Bonaparte" rimanda al Piccolo Cesare diMervyn LeRoy (1930) e altre situazioni ricordano episodi di Scarface - Lo sfregiato di Howard Hawks (1932) e di Nemico pubblico di William A. Wellman (1931). Lo stesso Piccolo Bonaparte trae spunto, nell'aspetto e nei modi, dalla figura di Benito Mussolini. Le scene sulla spiaggia ricordano quelle della serie sulle Bellezze al bagno di Mack Sennett.
Nel 2004 il soggetto è stato ripreso dal film "Connie e Carla" (Connie and Carla) del regista Michael Lembeck: in questa pellicola sono protagoniste due ragazze che, per sfuggire ai gangster, si camuffano da uomini e vanno a lavorare in un locale per uomini travestiti; mentre nel film di Wilder il travestimento è solo occasione di battute e gags, in quello di Lembeck c'è più attenzione alla condizione del "diverso".

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